Amare vuol dire Accettare l’altro per quello che è, avere a cuore la vita e la crescita personale dell’altro, provare responsabilità nei suoi confronti e rispettarlo, cioè essere capaci di percepirlo come individuo unico e separato da sé, e adoperarsi perché si realizzi secondo un disegno proprio. L’amore in quanto tale consiste allora (anche) nel lottare contro la nostra percezione dell’altro filtrata dai nostri stessi desideri o dalle nostre paure. Come? Coltivando l’umiltà, l’obiettività e la razionalità, solo così si può conoscere davvero l’altro.
Amare vuol dire Fidarsi, avere fiducia in se stessi ma soprattutto nell’altro e credere nel suo “potenziale”. Come sempre, la fiducia richiede coraggio, perché in amore bisogna accettare il rischio di conoscere la sofferenza e la disillusione ma “se la nostra paura conscia è quella di non essere amati, la nostra vera paura, inconscia, è quella di amare” (Fromm)
Dovresti essere dentro di me per sentire davvero quello che provo per te, come t'immagino, al punto di vederti dovunque. Vorrei che credessi, non solo a queste parole, ma ad ogni singola cosa che dico a te. L’amore si fonda sulla fiducia, sappilo, forse sarà la paura a renderti diffidente nei miei confronti, il non vedere quello che faccio e con chi sto, ti porta a pensare chissà a cosa ma........abbi fede Tesoro, abbi fiducia in me.
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