15/03/11

Ti aspetto..

"La vita è una tale fatica, bambino. È una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele. Come faccio a sapere che non sarebbe giusto buttarti via, come faccio a intuire che non vuoi essere restituito al silenzio? Non puoi mica parlarmi. La tua goccia di vita è soltanto un nodo di cellule appena iniziate. Forse non è nemmeno vita ma possibilità di vita. Eppure darei tanto perché tu potessi aiutarmi con un cenno, un indizio. La mia mamma sostiene che glielo detti, che per questo mi mise al mondo."
Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato

Tutte le notti ti parlo e tendo l'orecchio cercando di sentire qualcosa. Sembro una bambina che nel buio della notte cerca di udire i rumori delle fate e degli gnomi per non sentirsi sola. Ma io già so che non sono sola.
Mettiamo il caso che io già da ora volessi dirti qualcosa che ti servirà in futuro, che possa prepararti alla vita che ti aspetta. Amore mio, che confusione!
Continuo a leggere libri sul buon genitore perchè, se prima di averti in grembo ero certa che avrei fatto alcune cose e non altre, ora tutto è in discussione. Ora come ora, ciò che spesso mi ritrovo a fare è OSSERVARE.
Prima che l'attuale culla diventi troppo piccola per te devo prepararmi. Devo studiare le regole, i metodi, gli strumenti di cui ho bisogno perchè tu ti senta ogni giorno libero di scegliere. Si prorpio così, regole e libertà.
Sono certa, però, non mancherà per te il contatto e con con tutte le parole che grazie a Dio ho imparato in questi anni ti comunichèrò il mio amore e tutte le regole ed i limiti che sarò costretta a darti per proteggere la tua vita ancora indifesa avranno una spiegazione chiara e breve, te lo prometto!
E quando sbaglierò me ne assumerò la responsabilità chiedendoti scusa e confidando nella tua comprensione. Nella nostra famiglia cercheremo di essere alla pari, non uguali, ma alla pari e le differenze che ci distingueranno saranno la nostra forza più grande.
Amore mio ti aspetto,
la tua mamma

02/02/11

L'ennesimo viaggio della speranza

E' il momento di scrivere, viaggio su di un vagone dai mille volti diretto non so dove, forse a casa come me o lontano da essa.
Quante emozioni in cosi poco spazio, tutte concentrate in otto poltroncine.
Sul treno è come se mi accorgessi di esistere, ascolto parole, osservo movimenti, vivo situazioni che penso:"Questa l'ho già vissuta" o "questa mi manca e non vedo l'ora di viverla!" oppure ancora "questa non vorrei mai viverla!".
E allora rifletto su me stessa, il riflesso sul finestrino mi aiuta ad osservarmi ed immagino che il mondo che scorre veloce al di là del vetro sia la mia vita.
Il ritorno non l'ho mai vissuto con gioia seppure l'abbia desiderato ardentemente.
Nel ritorno sta il vero cambiamento perchè quando parto sono io e mi conosco, ma quando rientro ho sempre qualcosa in più o in meno e so già che sarà difficile spiegarlo.
Ma a chi devo spiegazioni? Questa volta, solo e soltanto a me stessa! Io esisto, per lo meno secondo questo treno, e per me stessa vorrei essere la migliore mamma ed amica.
Mi risuonano in testa le parolo di questa famosa canzone:
E un bel giorno ti accorgi che esisti
che sei parte del mondo anche tu
non per tua volontà
e ti chiedi chissà
siamo qui per volere di chi
poi un raggio di sole ti abbraccia
i tuoi occhi si tingon di blu
e ti basta così
ogni dubbio va via
e i perché non esistono più

Ok ok smetto di piangere, mi sono emozionata di nuovo e le lacrime nel mio scomparto non sono certo mancate!
C'è un uomo con gli occhi dell'amore e con l'amore negli occhi che davvero non mi era mai capitato di sentire e vedere tanto vicino questo "amore". Mi è entrato dentro e le lacrime tentano solamente di attutire il colpo.
Tra le sue braccia, la sua bambina. Accarezza dolcemente la sua testolina riccioluta con la sua barba altrettanto voluminosa. Il solletico la fa ridere e ridono insieme mentre a me viene da piangere, cribbio!
Ecco, questa è una di quelle situazioni che spero di poter vivere nella mia vita, è un sogno.
Tuttavia, prima di pensare ai miei sogni devo lavorare sul mio ritratto segreto. Ho diverse cosette da modificare, altre da cancellare ed un mare da aggiungere!
Una volta realizzato il mio ritratto segreto, come diceva il milionario, mi domanderò: in che modo avrò successo? Cosa potrò fare per gli altri affinchè stiano meglio?
Forse scrivere! Immagini? Si ma di quali benefici godrebbero leggendomi? Certo che io ne ho un'infinità scrivendo. Come minimo inviterei il mondo a scrivere qualunque cosa..è terapeuitico!
Quando scrivo la mia mente cammina e scopre molte cose..per esempio, non mi ero mai accorta di quanto amassi viaggiare in treno. Sanza alcun bisogno di spostarmi, il mondo viene a sedersi a fianco a me e la cosa più curiosa è che ad ogni sosta può mutare.
Alcune persone ti restano dentro in pochissimo tempo. Non dimenticherò mai la ragazza cinese scesa a Bologna. Tutto il viaggio al telefono lamentandosi che tutto le andasse storto, l'esame di laboratorio "segata per un punto" ha precisato, il volo per la Nuova Zelanda, rimandato perchè l'agenzia non l'aveva avvertita della necessità di esibire un secondo visto allo scalo a Sidney. Ho percepito tutta la sua rabbia e delusione ma non appena ha nominato la sua mamma, sentita poche ore prima, è scoppiata in un pianto senza fine e la rabbia si è trasformata in solitudine. Le aveva detto che, secondo il calendario cinese, era il suo compleanno. Quelle lacrime le conoscevo, tanto amare per lei quanto dolci per me, ma solo perchè le avevo già superate.
Infatti, questa è una delle situazioni già vissute.
Mancano solo due ore a casa e già avverto il disagio..

il ritorno terapeutico

Prima di tornare a scrivere è opportuno che mi dia il "ben tornata!"
Il motivo non mi è chiaro, ma ciò di cui sono sicura è che sarà per me terapeutico...

BEN TORNATA MANU!

30/07/08

DUE TIPI DI AMORE: AMORE BISOGNO E AMORE DONO

…la prima cosa: ci sono due tipi di amore.

L’”amore-bisogno” e l’”amore-dono”.
La distinzione è significativa e deve essere compresa.
L’ ”amore-bisogno” o l’ ”amore-carenza” dipende dall’altro,

è amore immaturo.
Tu usi l’altro, lo usi come un mezzo: sfrutti, manipoli, domini.
In questo modo l’altro è reso succube, viene praticamente distrutto; ma anche l’altro fa esattamente la stessa cosa: tenta di manipolarti, di dominarti, di possederti, di usarti.
Usare un altro essere umano non ha niente a che fare con l’amore: sembra amore ma è una moneta falsa. Eppure questo è ciò che accade al novantanove per cento della gente perché la prima lezione d’amore la impari nella tua infanzia...milioni di persone rimangono infantili per tutta la vita, non crescono mai.
Invecchiano, ma nella loro mente non crescono mai; la loro psicologia rimane infantile, immatura. Hanno sempre bisogno di amore. Sono sempre affamate di amore, lo bramano come il cibo.
L’uomo matura nel momento in cui comincia ad amare piuttosto che ad avere bisogno. Comincia a traboccare a condividere, comincia a donare. La differenza è fondamentale.
Nel primo caso ciò che importa è avere di più; nel secondo, l’importante è come donare sempre di più e incondizionatamente. Questo significa crescita, è l’inizio della maturità.
Una persona matura dà. Solo una persona matura può dare, perché solo una persona matura può avere. In questo caso l’amore non è dipendente, e tu puoi amare che l’altro ci sia o no.
In questo caso l’amore non è una relazione, è uno stato dell’essere.
Ebbene questo è il paradosso: coloro che si innamorano non hanno amore, ecco perché si innamorano.
E poiché non hanno amore, non possono darne.
E ancora una cosa: una persona immatura si innamora sempre di un’altra persona immatura, perché parlano la stessa lingua.
Una persona matura ama una persona matura. Una persona immatura ama una persona immatura. Puoi continuare a cambiare marito o moglie mille volte, troverai di nuovo lo stesso tipo di persona e la stessa miseria ripetuta in forme diverse; ma la stessa miseria ripetuta è praticamente la stessa cosa. I
l problema di base nell’amore è che prima devi diventare maturo, allora troverai un partner maturo: le persone immature non ti attireranno affatto.
Le persone immature che cadono in amore distruggono a vicenda la propria libertà, creano un legame, una prigione.
Le persone mature in amore si aiutano a essere libere, si aiutano l’un l’altra a distruggere ogni tipo di legame.
E quando l’amore fluisce nella libertà c’è bellezza.
Quando l’amore fluisce nella dipendenza c’è bruttezza.
Ricorda, la libertà è un valore più alto dell’amore. Quindi se l’amore distrugge la libertà, non ha alcun valore.
L’amore può essere lasciato cadere, la libertà deve essere salvata: è un valore più elevato.
E senza libertà non potrai mai essere felice, non è possibile.
Libertà è il desiderio intrinseco di ogni uomo, di ogni donna: libertà totale, assoluta.
Ecco perché si inizia ad odiare tutto ciò che è distruttivo nei confronti della libertà..


Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano. Ogni volta che vedi il tuo amore in conflitto con la tua libertà, significa che stai facendo qualcos'altro in nome dell'amore.


Tratto dal libro:

"Con te e senza di te" di Osho

23/07/08

Siamo il frutto delle nostre decisioni

Prendere decisioni? Che responsabilità!!

Qualunque strada scelga di seguire c'è sempre chi soffre o chi non è d'accordo...l'unica costante sono io: magone continuo, sbalzi d'umore, grosse risate che si alternano improvvisamente a copiose lacrime..

Lo so, sono un essere umano e come tale restio al cambiamento e al sicuro solamente nella mia zona di confort ...bla bla bla...

Ma come chiudure gli occhi e continuare ad andare avanti come se niente fosse, agire sempre allo stesso modo?

Una vecchia massima recita: «Le persone che fanno le cose che hanno sempre fatto, ottengono i risultati che hanno sempre ottenuto», eppure, incredibilmente, la maggior parte degli esseri umani spera di raggiungere risultati diversi senza cambiare nulla!

Altro punto fondamentale per prendere una decisione: "sapere ciò che si vuole". Ma se io so benissimo ciò che NON VOGLIO NON VA BENE LO STESSO???? E' una vita che scappo da ciò che non voglio senza però inseguire ciò che realmente desidero essere.

Ormai mi conoscete, mi ribello, mi sfogo, mi calmo e torna tutto come prima...MI SONO STUFATA!! Non posso ripetere sempre gli stessi errori, qui si sfiora la stupidità ragazzi!! (un po' di autocritica fa sempre bene a mio avviso). Devo almeno provarci! Infondo siamo il frutto delle nostre stesse decisioni e se non decido di cambiare qualcosa....

16/07/08

ma cosa vuol dire amare?

Amare vuol dire Accettare l’altro per quello che è, avere a cuore la vita e la crescita personale dell’altro, provare responsabilità nei suoi confronti e rispettarlo, cioè essere capaci di percepirlo come individuo unico e separato da sé, e adoperarsi perché si realizzi secondo un disegno proprio. L’amore in quanto tale consiste allora (anche) nel lottare contro la nostra percezione dell’altro filtrata dai nostri stessi desideri o dalle nostre paure. Come? Coltivando l’umiltà, l’obiettività e la razionalità, solo così si può conoscere davvero l’altro.

Amare vuol dire Fidarsi, avere fiducia in se stessi ma soprattutto nell’altro e credere nel suo “potenziale”. Come sempre, la fiducia richiede coraggio, perché in amore bisogna accettare il rischio di conoscere la sofferenza e la disillusione ma “se la nostra paura conscia è quella di non essere amati, la nostra vera paura, inconscia, è quella di amare” (Fromm)

Dovresti essere dentro di me per sentire davvero quello che provo per te, come t'immagino, al punto di vederti dovunque. Vorrei che credessi, non solo a queste parole, ma ad ogni singola cosa che dico a te. L’amore si fonda sulla fiducia, sappilo, forse sarà la paura a renderti diffidente nei miei confronti, il non vedere quello che faccio e con chi sto, ti porta a pensare chissà a cosa ma........abbi fede Tesoro, abbi fiducia in me.

23/04/08

E un giorno...

E un giorno ti svegli stupita e di colpo di accorgi che non sono più quei fantastici giorni all'asilo di giochi, di amici e se ti guardi attorno non scorgi le cose consuete, ma un vago e indistinto profilo...

E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola, che il mondo là fuori ti aspetta e tu quasi ti arrendi sapendo che a battito a battito è l'età che si invola...

E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni giorno si fa più lontano, non racconta più favole ormai e non ti prende per mano, sembra che non capisca i tuoi sogni sempre tesi tra realtà e sperare e sospesi tra voglie alternate di andare e restare, di andare e restare...

E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa in cui lento il tempo sciupavi quando eri bambina, in cui ogni oggetto era un simbolo o una promessa di cose incredibili e di caffèlatte in cucina...

E la stanza coi poster sul muro e i dischi graffiati persi in mezzo ai tuoi libri e regali che neanche ricordi, sembran quasi il racconto di tanti momenti passati, come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi...

E tuo padre ti sembra annoiato e ogni giorno si fa più distratto, non inventa più giochi e con testa perdendo il contatto...
E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni ha da fare e da dire, ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire...

Poi un giorno in un libro, in un bar si farà tutto chiaro, capirai che altra gente si è fatta le stesse domande, che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro e non è senza un prezzo salato diventare grandi...

I tuoi dischi, i tuoi poster saranno per sempre scordati, lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici... come oggetti di bimba lontani ed impolverati, troverai nuove strade,altri scopi ed avrai nuovi amici...

Sentirai che tuo padre ti è uguale, lo vedrai un po' folle un po' saggio nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio, la paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato, la paura e il coraggio di dire "io ho sempre tentato, io ho sempre tentato..."

(Francesco Guccini)

12/04/08

BUON COMPLEANNO!!!

E' da qualche giorno che meditavo di esporvi i miei pensieri..le mie sensazioni..

Voi 28enni, io da sempre la sorella piccola, quella da preservare, da proteggere, adesso siamo tutti e tre grandi e tutti e tre con le stesse responsabilità..
Non siamo mai stati capaci di manifestarci esplicitamente l'affetto del legame che ci unisce, è sempre stato lasciato tutto un po' nel "tanto lo sappiamo che ci vogliamo bene". Non ci abbandoniamo mai a gesti evidenti, temendo forse di sembrare banali.

Sin da bambina quasi mi vergognavo nel vedere alcune mie amiche in atteggiamenti palesemente affettuosi nei confronti delle loro madri: abbracci, baci che ritenevo esagerati. La verità è che probabilmente le invidiavo.

Siamo cresciuti così noi.
Non ci siamo mai fatti mancare nel momento del bisogno, ma forse saremmo stati migliori se ci fossimo detti cose, se ce lo fossimo dimostrati più apertamente.

Non capico se questo voler nascondere le emozioni, belle o brutte che siano, sia stata una forma di protezione che ci è stata indotta; tuttavia credo che potremmo provare a cambiare questa linea di condotta. Certo non è facile, io per prima me ne rendo conto, non sono mai stata capace di dire a nessuno di voi "ti voglio bene" se non tramite messaggio.

Sapete bene che ho intrapreso un cammino che mi porterà verso la consapevolezza di me stessa, delle mie potenzialità e avrei voluto condividerlo con voi da vicino. In realtà siamo molto più vicini di quanto pensiate. Non siete semplici spettatori, sin dall'inizio mi avete dato coraggio ed ogni giorno mi sostenete.

Per questo voglio dirvi GRAZIE! Grazie a voi sta accadendo un piccolo miracolo..ancora quasi non ci credo, ma sta succedendo davvero: dopo tanti anni di sofferenza sto trovando la voglia e la forza di cambiare, senza violenza, senza sacrifici, senza fanatismi, senza pensieri fissi. La paura di perdermi per strada c'è ma è proprio qui il miracolo, la paura passa in fretta e tornano il sorriso e la speranza.

Questo è il mio regalo di compleanno... ho scritto di getto, come faccio sempre, quindi perdonatemi se per certi versi ho scritto cavolate.

Vi abbraccio, ora con una lettera, sperando che molto presto potremo farlo personalmente.

BUON COMPLEANNO!!

18/09/07

PENSARE VA BENE, COMUNICARE E' MEGLIO!

A proposito di dialogo...guardate cosa succede in questo filmato e fatevi una risata!
L'esperienza insegna che comunicare agli altri le proprie intenzioni evita incomprensioni che, ahimè, potrebbero risultare disastrose...

13/09/07

Non sentirti colpevole



Nagli ultimi anni mi è capitato di conoscere molte, anzi troppe ragazze con questo problema..
Non conosco le cause scatenanti ma so per certo che per generare un malessere così complesso e tanto duraturo tali fonti devono essere davvero importanti.

Alcune persone che soffrono di disturbi alimentari riescono a risalire ad un evento, un trauma, una causa scatenante, molte altre invece si domandano continuamente "perchè io? eppure non mi manca nulla" e proprio in questo modo continuano a colpevolizzarsi e ad azzerare quel poco di autostima (se c'è) che risiede nel loro animo.

In entrambi i casi l'unica soluzione, secondo me, è parlare.
E' tanto difficile quanto efficace: tirare fuori il malessere, dare un suono a quelle vocine cattive che passano per la testa vuol dire cominciare a costruire un muro per non farle più rientrare.

Raccontare a qualcuno di avere problemi con il cibo vuol dire già avere un problema in meno, il segreto non c'è più; significa anche scaricare tante piccole preoccupazioni su chi ti ama, ma che sarebbe disposto a fare qualunque cosa pur di aiutare un persona cara ad uscire da una voragine simile.


E' vero, la tua famiglia e gli amici piò cari ti aiutano, ma fino ad un certo punto, PURTROPPO! Agiscono sul quotidiano con incoraggiamenti, coccole, controllo ed a volte imposizioni ma, ripeto purtroppo, non possono risalire al PERCHE di tutto. Hanno effetti positivi sui sintomi della malattia senza riuscire però a sconfiggere il virus, un po' come un comune antidolorifico, allevia il dolore momentaneamente mentre l'infiammazione rimane.

Quindi se qualche genitore o amica o fidanzato dovesse chiedersi "il mio affetto ed il mio aiuto bastano per superare il problema?" la risposta è NO; non deve minimamente colpevolizzarsi, deve solo continuare a sostenere chi sta male perchè solo con lui non può guarire ma neanche senza il suo aiuto.


Sono del parere che ci voglia qualcuno che sappia in quali punti andare a scavare per capire e scoprire le cause di malattie come l'anoressia, la bulimia e l'obesità.
Quindi:
  • se il primo pensiero del mattino è controllare quanto spazio c'è tra una gamba e l'altra, sperando con tutto te stesso che sia aumentato rispetto al giorno prima;
  • se quando osservi una persona che mangia un alimento (per te "bomba") con tranquillità e soprattutto con gusto la invidi, ma allo stesso tempo ti senti più forte di lei perchè tu sei riuscito a controllarti;
  • se quando fai sport eccedi per bruciare più calorie anzichè per tonificare e far bene a tutto il corpo;
  • se quando "sgarri" ti senti in colpa ma ormai hai "sgarrato" quindi puoi (anzi devi) abbuffarti così vomiti più facilmente;
  • se mentre ti abbuffi, non lontano da te, c'è qualcuno che può fermarti, aiutarti e tu vuoi chiamarlo ma proprio non riesci a varcare la soglia della porta;
  • se quando vai a cena con gli amici cambi l'espressione del viso perchè sei preoccupato rischiando anche di innervosire chi ti sta vicino perchè non capisce il motivo del tuo malumore;
  • se rischi di perdere un amore per un problema evidente ma di cui non riesci a parlare perchè provi una vergogna insostenibile;
  • se vuoi smettere di stare male
allora chiedi aiuto! Da sola ci può provare ma non a lungo (basta l'arrivo del Natale per ricadere nel baratro)
Quindi Parla, Parla Parla!
Scarica sugli altri il peso che hai dentro e sentirai già tanto sollievo e sappi che gli altri sono contenti di alleggerirti le spalle!


05/09/07

LA LEGGENDA DELL'ORTICA

Era un bel giorno d'estate.
Milly e Sally stavano riposando al sole.

Milly, una bimba di sei anni, si allungo' pigramente sull'erba.
"Mi stavo domandando, perche' le ortiche pungono" disse alla sorella più grande di due anni, che non seppe trovare nessuna risposta.

"Andiamo a chiederlo a papà", disse Sally.

Il loro papà stava seminando le patate in mezzo al campo.
"Ciao, piccole - disse - cosa state facendo?". "Niente di speciale - disse Sally - vorremmo sapere perche' le ortiche pungono".
"Non lo so per certo, - disse il papa' - ma una volta mi hanno raccontato una bella storia. Volete sentirla?" chiese-.

Le due bimbe si guardarono negli occhi e dissero di si' con entusiasmo. "Una volta in un prato non molto lontano da qui c'era una piantina di ortiche. Era molto triste perche' non piaceva a nessuno. Sapeva di essere evitata perche' causava forti irritazioni, ma purtroppo non poteva farci nulla.

Un giorno una bellissima farfalla si posò sulle sue foglie. L'ortica le chiese come mai non avesse paura di lei. "Stavo pensando che tu saresti adatta a conservare e proteggere le mie uova durante l'inverno" disse la farfalla. "Certamente, e ne sarei molto onorata" rispose eccitata l'ortica. E cosi' la farfalla le affido' le sue preziose uova.

L'ortica le difese dalla neve, dal vento e dalla grandine. Non c'era nessun animale che volesse sfidare le sue spine. In primavera, dalle uova uscirono i bruchi che diventarono crisalidi. Appena arrivo' l'estate, tante belle farfalle volarono via dalla piantina di ortiche. "Grazie - disse la farfalla madre - le tue foglie sono le più forti e le più sicure di tutto il mondo".

E da allora, ogni inverno, le ortiche custodiscono le uova delle farfalle".

20/03/07

Bevenuto tra noi piccolo Mattia!!!








Date fiato alle trombe,
fate suonare la Campane
e che Tutti facciano Festa,
perchè Lui è NATO,
il suo nome è Mattia.

E' venuto al mondo il 19 Marzo 2007 alle 14:23 il piccolo Mattia, 2 Kg e 700 g di tenerezza tutti per la sua mamma e per il suo papà e per i nonni e gli zii naturalmente.

Nient'altro da dire se non che il miracolo si è compiuto ancora:

Dall'Amore è nata una vita nuova,
dall'Amore, ne sono certa,
essa trarra l'energia necessaria per crescere.

Con affetto, auguri a tutti voi!!

08/03/07

International Women Day 2007 - 8 March



Non servono le pari opportunità per sentirci importanti.
Lottare per i nostri diritti è giusto e molte di noi purtroppo subiscono ancora oggi trattamenti medievali, ma sapete che vi dico?

Le donne non si sono mai evolute perchè, in realtà, lo sono sempre state: sin dall'origine loro già sapevano di non meritare certe ingiustizie, ma grazie all'innata sensibilità dell'essere femminile, riuscivano a sopportare ogni pesante trattamento ed umiliazione.

Le donne, sin dall'antichità, hanno sempre riconosciuto la grandezza degli Uomini e sopportare i loro "capricci" era un modo per dimostrarglielo; ancora oggi ci avvolgiamo in un loro abbraccio come fosse un rifugio sicuro e li accudiamo con amore. Questo è nell'animo di ogni donna, da sempre.

Purtroppo bisogna ammettere, cari uomini, che l'evoluzione è stata solo vostra in quanto solo nel corso dei millenni, dei secoli e degli anni, avete visto e compreso la maravigliosa maestà della donna.

Noi non siamo mai cambiate, ci è stata solo concessa nel tempo, ed a bocconi piccoli piccoli, quella sana e meritata libertà/fiducia; da un lato dobbiamo ringraziarvi per esservi svegliati, dall'altro, però, vorremmo darvi qualche bastonata per aver dormito così a lungo.

Io vorrei che tutti gli uomini del mondo fossero...........pensate ad un uomo con il quale vi sentite sempre bambine..io fortunatamente ce l'ho.
Donna

23/02/07

Ai miei genitori che proprio il 23 Febbraio di 31 anni fa hanno giurato di amarsi e rispettarsi in eterno e che seguirò come esempio per tutto il cammino della mia vita..


Vorrei dirvi...GRAZIE!


In ricordo di quei momenti così dolci, così forti, in attesa di altri futuri, Buon Anniversario!!


La Fedeltà

Poco dura
il sole nell'inverno freddo,
in primavera il temporale forte,
il fiore di centenaria agave,
la promessa fatta dal bambino,
del marinaio la parola data.

Continua invece
il dolce sole in maggio,
lo spuntare di germogli freschi
segno di stagione eterna,
la nascita di nuove creature.

Ed è mistero lieto
tanti anni dopo, a stessa data,
con invitati gli stessi di una volta
e con i figli, frutto dell'amore,
il sincero "Sì" ridetto
da due fedeli sposi.

Sacerdote Adriano Griffani


09/02/07

Solo i cretini non cambiano idea..


Già, soltanto i cretini (con tutto il rispetto per loro) non tornano sui loro passi nonostante capiscano di aver sbagliato..
Bene, credo di non esserlo e visto che l'orgoglio, a volte, fa solo danni, ho cambiato la mia decisione e ne sono contenta.
Forse mi serviva sparare a zero, tirare fuori tutto il mio malessere, ma adesso sento che c'è qualcosa di diverso: mi sento più leggera e sicura di me stessa e abbastanza forte per portare a termine ciò che ho iniziato.
Non chiedetemi come ci sia arrivata, mi è bastato un solo giorno fuori dal palazzetto senza un motivo valido come l'influenza, o il lavoro per capire che stare con la mia squadra mi dà sempre e comunque qualcosa in più che altrimenti non avrei.
Andare via mi sembrava la soluzione al mio malessere, in realtà continuavo a farmi del male, avrei mancato di rispetto nei confronti delle ragazze e soprattutto , avrei offeso la MIA serietà (come mi ha detto un amico ieri sera).
Solo continuando a far parte del gruppo farei di me stessa una donna più matura e forte; in un futuro, quando racconterò di me ai miei figli, non vorrei mai che ci fosse questa macchia sul vestito della mia vita.
Devo ringraziare per il supporto che mi hanno dato mia madre, mia sorella Eleonora, Beatrice, Daniela, Alice e Alessandra, è anche grazie a voi se sono ancora qui.
Le ultimi parole le voglio spendere per Laura, il nostro capitano: purtroppo non sta bene e non ci guiderà nello scontro decisivo con il Corridonia ma deve sapere che tutti le stiamo vicino e non vediamo l'ora di rivederla in campo.

07/02/07

Il giorno più triste..


Manoppello, 7 Febbraio 2007

Care ragazze,

non avrei mai creduto di arrivare a questo punto e di conseguenza non sono preparata.

Come tutte le vicende della mia vita non riesco a viverle con distacco, questa poi la sento particolarmente ed è proprio per questo che sto scrivendo e non parlando, guardandovi tutte negli occhi, non ce la farei..

Andare via senza darvi una spiegazione mi sembrava poco rispettoso nei vostri confronti, anche interrompere il campionato non è rispettoso, ma credetemi, quest’anno la pallavolo non mi sta dando niente, bensì mi sta prosciugando l’animo.

Ho cercato di RItrovare da sola le motivazioni per andare avanti ( mi dicevo:“tieni duro, se ti alleni intensamente i tuoi sacrifici saranno ripagati”, “l’importante è praticare lo sport che amo”, “dai, almeno resto in forma!”, “devo allenarmi per il prossimo anno..” e così via.) ma nonostante gli sforzi, il mio carattere mi ha portato a darmi delle colpe gratuite le quali pesano molto di più di qualsiasi tipo di incoraggiamento.

Lo ammetto, l’eccessiva sensibilità mi ha penalizzato (se fossi stata un po’ più menefreghista avrei portato a termine questo campionato), ma non è ammissibile stare male il martedì, il giovedì, il venerdì, e tutto il fine settimana per uno sport.

Io amo giocare, amo il campo, amo sentire le farfalle nello stomaco prima di ogni gara, amo ed ho voglia di imparare ancora, nonostante i 17 anni di esperienza, ma da un po’ di tempo tutto questo non accade.

Non è presunzione, ve lo assicuro, anzi, so di non essere all’altezza di una B2 e a settembre ero entusiasta di vivere questa esperienza, anche se da un angolino (costruttivo però); il problema è che quest’anno, non solo non ho imparato niente, ma, addirittura, ho disimparato a fare molte cose!!

Non ho più alcuna motivazione e nessuno è in grado di darmela, o meglio, nessuno si preoccupa che io l’abbia; non posso più sperare di entrare in campo con l’ultima in classifica (già giocata) né aspettare che qualcuno si infortuni (non è da me).

Io accetterei tutto questo senza fiatare, se trovassi dall’altra parte un mister che cura 12 persone anziché 7 o 8, che ti fa capire, o almeno credere, che puoi essere importante per la buona riuscita del campionato; tante volte ho cercato di capirlo, giustificarlo perché lo rispetto e lo stimo come persona e vi assicuro che tuttora non riuscirei mai a negargli il saluto.

Tuttavia, visto e considerato che ognuno è allenatore di se stesso, io qui non riesco più ad allenarmi e non sarei neppure allenante per voi; quindi con tutto il dispiacere e l’angoscia che questa decisione comporta, a malincuore, vi lascio.

Ho mentito dicendo che non ho imparato nulla perché, in realtà, ognuna di voi mi ha insegnato qualcosa che non avrei mai imparato senza conoscervi, senza condividere con voi una parte meravigliosa della mia vita, GRAZIE A TUTTE!

08/01/07

Prima vittoria del 2007!!

Eccoci durante la prima gara del nuovo anno (Arabona Vs Torano, tenutasi sabato 06/01 a Manoppello), attente e concentrate mentre mister Gobbi ci dà gli ultimi consigli prima di tornare i campo. Ottimo risultato! Abbiamo portato a casa 3 punticini (25-11, 25-18, 25-14) avvicinandoci così alla zona salvezza. Naturalmente tutti a festeggiare..anche se qualcuno si è sentito male a fine serata..
La strada però è lunga e difficile, solo con intenso allenamento e tanta voglia di vincere ci sono buone possibilità di riuscita; sono sicura che da questa sera ci sarà un altro spirito in palestra.
Allora, rimbocchiamoci le maniche che la salvezza è lì..
In bocca al lupo ragazze!!