07/02/07

Il giorno più triste..


Manoppello, 7 Febbraio 2007

Care ragazze,

non avrei mai creduto di arrivare a questo punto e di conseguenza non sono preparata.

Come tutte le vicende della mia vita non riesco a viverle con distacco, questa poi la sento particolarmente ed è proprio per questo che sto scrivendo e non parlando, guardandovi tutte negli occhi, non ce la farei..

Andare via senza darvi una spiegazione mi sembrava poco rispettoso nei vostri confronti, anche interrompere il campionato non è rispettoso, ma credetemi, quest’anno la pallavolo non mi sta dando niente, bensì mi sta prosciugando l’animo.

Ho cercato di RItrovare da sola le motivazioni per andare avanti ( mi dicevo:“tieni duro, se ti alleni intensamente i tuoi sacrifici saranno ripagati”, “l’importante è praticare lo sport che amo”, “dai, almeno resto in forma!”, “devo allenarmi per il prossimo anno..” e così via.) ma nonostante gli sforzi, il mio carattere mi ha portato a darmi delle colpe gratuite le quali pesano molto di più di qualsiasi tipo di incoraggiamento.

Lo ammetto, l’eccessiva sensibilità mi ha penalizzato (se fossi stata un po’ più menefreghista avrei portato a termine questo campionato), ma non è ammissibile stare male il martedì, il giovedì, il venerdì, e tutto il fine settimana per uno sport.

Io amo giocare, amo il campo, amo sentire le farfalle nello stomaco prima di ogni gara, amo ed ho voglia di imparare ancora, nonostante i 17 anni di esperienza, ma da un po’ di tempo tutto questo non accade.

Non è presunzione, ve lo assicuro, anzi, so di non essere all’altezza di una B2 e a settembre ero entusiasta di vivere questa esperienza, anche se da un angolino (costruttivo però); il problema è che quest’anno, non solo non ho imparato niente, ma, addirittura, ho disimparato a fare molte cose!!

Non ho più alcuna motivazione e nessuno è in grado di darmela, o meglio, nessuno si preoccupa che io l’abbia; non posso più sperare di entrare in campo con l’ultima in classifica (già giocata) né aspettare che qualcuno si infortuni (non è da me).

Io accetterei tutto questo senza fiatare, se trovassi dall’altra parte un mister che cura 12 persone anziché 7 o 8, che ti fa capire, o almeno credere, che puoi essere importante per la buona riuscita del campionato; tante volte ho cercato di capirlo, giustificarlo perché lo rispetto e lo stimo come persona e vi assicuro che tuttora non riuscirei mai a negargli il saluto.

Tuttavia, visto e considerato che ognuno è allenatore di se stesso, io qui non riesco più ad allenarmi e non sarei neppure allenante per voi; quindi con tutto il dispiacere e l’angoscia che questa decisione comporta, a malincuore, vi lascio.

Ho mentito dicendo che non ho imparato nulla perché, in realtà, ognuna di voi mi ha insegnato qualcosa che non avrei mai imparato senza conoscervi, senza condividere con voi una parte meravigliosa della mia vita, GRAZIE A TUTTE!

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