23/07/08

Siamo il frutto delle nostre decisioni

Prendere decisioni? Che responsabilità!!

Qualunque strada scelga di seguire c'è sempre chi soffre o chi non è d'accordo...l'unica costante sono io: magone continuo, sbalzi d'umore, grosse risate che si alternano improvvisamente a copiose lacrime..

Lo so, sono un essere umano e come tale restio al cambiamento e al sicuro solamente nella mia zona di confort ...bla bla bla...

Ma come chiudure gli occhi e continuare ad andare avanti come se niente fosse, agire sempre allo stesso modo?

Una vecchia massima recita: «Le persone che fanno le cose che hanno sempre fatto, ottengono i risultati che hanno sempre ottenuto», eppure, incredibilmente, la maggior parte degli esseri umani spera di raggiungere risultati diversi senza cambiare nulla!

Altro punto fondamentale per prendere una decisione: "sapere ciò che si vuole". Ma se io so benissimo ciò che NON VOGLIO NON VA BENE LO STESSO???? E' una vita che scappo da ciò che non voglio senza però inseguire ciò che realmente desidero essere.

Ormai mi conoscete, mi ribello, mi sfogo, mi calmo e torna tutto come prima...MI SONO STUFATA!! Non posso ripetere sempre gli stessi errori, qui si sfiora la stupidità ragazzi!! (un po' di autocritica fa sempre bene a mio avviso). Devo almeno provarci! Infondo siamo il frutto delle nostre stesse decisioni e se non decido di cambiare qualcosa....

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo sul fatto che noi siamo il frutto delle nostre decisioni, non sono affatto d'accordo se si crede che l'insoddisfazione e l'indecisione si vincano solo cambiando la propria vita.
Trovare nella quotidianità e nella vita di tutti i giorni "il sale della vita" è l'obiettivo da prefiggersi.
E' troppo facile cambiare vita, moroso, lavoro, casa e sentirsi vivi appagati e realizzati.
E poi??? Quando il frizzo del cambiamento termina cosa si fa?? Si mette nuovamente in dubbio tutto, e si cambia...E di nuovo ci sarà nuovamente un'ondata di gioia di stimoli e di adrenalina...per quanto tempo?
Credo invece che sia molto più difficile trovare la serenità e la soddisfazione nel quotidiano, è questa la vera sfida, plasmare quello che abbiamo e non buttarlo via per una cosa nuova.
A volte rimanere è più coraggioso che andare via.
La zona di confort coma la chiami tu è molto più scomoda di qualsiasi altra zona dove non sei nessuno, perché solo nella zona di confort hai delle aspettative da parte di altri o dei doveri o comunque devi rendere conto di quello che fai .Fuori è più facile, non hai all’inizio niente di tutto ciò poiché in qualsiasi impresa nuova tu ti lanci hai sempre la giustificazione che sei nuova, all’inizio e non senti tanto il peso delle aspettative.
Ma anche questo cambia, arriverà il momento che anche nella zona nuova avrai creato delle relazioni tali per cui ti sentirai in dovere, e su di te ci saranno delle aspettative e le tue decisioni faranno soffrire delle persone.

Credo sia abbastanza normale non sapere quel che si vuole, neanche io lo sapevo, poi un giorno ho incontrato un uomo che mi ha preso per mano e da un giorno all’altro avevo un obiettivo: creare con lui una famiglia. E da quel giorno tutte le mie scelte sono state strumentali per arrivare alla meta.
Tutto sembrava più chiaro, anche le decisioni più strazianti avevano un senso.
Anche la sofferenza delle persone che amo ha un senso.
Anche quello che sapevo che non volevo fare alla fine ho fatto.

Non sentirti strana, anche la mia vita è stata il risultato di decisioni che spesso non ho preso io è la meta quella che da un senso a tutto.
Mi dirai :” quindi devo aspettare un uomo?” No, l’uomo può essere un progetto lavorativo, o il desiderio ardente di raggiungere un obiettivo di qualsiasi natura.
Quello che voglio che ti arrivi e che non devi sentirti strana se ti senti indecisa o in balia degli eventi credo che sia una situazione comune a molti.
Fai tesoro della cose che hai e che fai adesso, perché il momento in cui anche tu andrai dritto all’obiettivo arriverà e allora saprai esattamente quello che dovrai fare.
E non avrai timore di fare scelte sbagliate o di fare soffrire gli altri.

Non hai mai pensato al fatto che se effettivamente alcune cose non le hai mai fatte è perché anche dentro di te non eri poi così convinta? Non per la sofferenza degli altri nè per la delusione di alcuni, le decisioni in cui credi e che "FANNO, trasformano" la tua vita si prendono al di là tutto e tutti. Fino a quando non sentirai quel moto dentro e ti assicuro che lo riconoscerai vorrà dire che non è la decisione giusta.

Sorellina anonima

Emanuela De Meis ha detto...

Mia dolce sorellina senza nome, non ti parlo di "cambiamenti statici", non intendo cioè cambiare moroso, lavoro o fare una fuga, sarei stupida perchè passerebbe un po' di tempo e mi ritroverei nella stessa situazione.
Con la parola "cambiamento" intendo crescita interiore, raggiungimento della cosapevolezza del proprio potenziale. Nulla cambia se ciò che muta è solo il contorno..
Solo attraverso noi stessi e le nostre azioni possiamo migliorare la quotidianità, mai apprezzata come in questo momento!!
Nessun bisogno di adrenalina, nè di frizzo, e soprattutto nessuna intenzione di buttare all'aria ciò che ho costruito sino ad ora. Perchè ripartire da zero qundo mi trovo a 5??
Se finora ho sempre rimandato alcuni progetti o accantonato dei piccoli desideri è perchè avevo altre priorità (nella mia frenesia e irreqietezza, ho sempre cercato di seguire gli insegnamenti di "qualcuno" secondo cui bisogna dare un peso alle cose.
Ma cosa vi preoccupa non capisco?? Avete fatto le vostre scelte, vi state costruendo una vita secondo il vostro obiettivo e cosa volete da me?

Anonimo ha detto...

"Ma cosa vi preoccupa non capisco?? Avete fatto le vostre scelte, vi state costruendo una vita secondo il vostro obiettivo e cosa volete da me?"

Cos'è tutto questo astio?
Io per lo meno da te non voglio nulla.
Preferisci l'indifferenza??
A me preoccupa solo non vederti serena, e provo darti delle chiavi di lettura, poi ovviamente io non sono nella tua testa, quindi scusami se interpreto in modo sbagliato alcune cose.

Per il resto l'unica cosa che voglio è fare l'amica/sorella


Del resto non me ne frega niente.

Sorellina anonima

Emanuela De Meis ha detto...

Ele scusami tanto ma sto imparando a non agire d'istinto ma voi giustamente non lo sapete e avete il timore che io agisca d'impluso come molte volte ho fatto, ma grazie a Dio non è più così.

nerodruido ha detto...

La paura di sbagliare, rallenta la vita e posticipa gli errori.
L'unico modo per non sbagliare è comprendere che qualunque cosa si faccia avrà consensi e dissensi, l'importante è dare il meglio di se con le conoscenze che si hano nel momento in cui si prende la decisione.
Le abitudini (confort zone) ci rassicurano perchè le "conosciamo", anche se produco un problema, tanto noi quel problema ce lo aspettiamo ed è comunque meno spaventoso di un problema nuovo.
In Italia mangiamo il pollo, in cina mangiano topi (che schifo vero?), ma è solo una abitudine, se fossimo nati in cina sarebbe "normale" mangiare topi.
La "sorellina" parla di un progetto di vita con un uomo, ma lo sapete che in africa c'è una tribù dove uomini e donne sono totalmente promisqui e i figli sono di tutti?
immaginate: niente gelosie, niente limitazioni, niente orfani ne bambini abbandonati.
Quale delle due è la soluzione migliore?
Io stocrecando di prendee un'abitudine: non avere abitudini!
Cambiare non significa "buttare via", bensì accrescere, attraverso nuove esperienze, la propria consapevolezza.
Buona vita...

Emanuela De Meis ha detto...

Ciao nerodruido, è curioso come tu sia arrivato al mio blog, un leggero imbarazzo ma mi fa piacere.

Dimmi a quale tribù africana ti riferisci così parto immediatamente!

Le tue parole sono sagge...

Certo, sono solo parole ma, ti dirò, a forza di sentirle, leggerle e scriverle cominciano a far parte della mia quotidianità.

Buona vita anche a te e vai avanti così.